L’insufficienza renale nei gatti

Cari amici,  avete mai osservato quanto beve il vostro gatto?

Normalmente i felini bevono poca acqua,  soprattutto se la loro alimentazione comprende cibi umidi. Se invece notate che il vostro amico ha una sete intensa e urina molto, potrebbe trattarsi di un problema renale da non sottovalutare! I reni sono organi vitali, in quanto filtrano le sostanze di scarto dal sangue, eliminandole tramite l’urina, regolano l’equilibrio idrico, la concentrazione dei sali minerali nell’organismo e la produzione dell’eritropoietina, un ormone che stimola la produzione dei globuli rossi da parte del midollo osseo.

L’insufficienza renale è purtroppo una condizione molto diffusa, soprattutto nei gatti: ne possono essere  colpiti animali di tutte le età, ma l’incidenza aumenta con l’aumentare dell’età; ne sono affetti circa il 10% dei gatti sopra i 7 anni, e circa il 20% dei pazienti sopra i 15 anni. Nella maggior parte dei casi l’insufficienza renale cronica è una malattia progressiva con insorgenza lenta e insidiosa, sebbene in alcune occasioni i segni clinici sembrino svilupparsi quasi all’improvviso.
Molti sintomi sono vaghi e non specifici e compaiono quando le tossine si accumulano nel sangue, invece di essere escrete attraverso l’urina. I segni clinici più comuni sono perdita di appetito, perdita di peso, disidratazione, letargia e depressione, aumento della sete con conseguente aumento della produzione di urina (dovuta all’inabilità di concentrare l’urina). Altri sintomi includono pelo arruffato, vomito, alito cattivo, ulcere in bocca e debolezza.

L’insufficienza renale cronica non è reversibile, e progredirà nel tempo, nonostante la terapia. L’evoluzione della patologia tuttavia varia considerevolmente da un individuo ad un altro, e trattamenti adeguati possono migliorare la qualità di vita del gatto e rallentare la progressione della malattia. Ecco perché è fondamentale diagnosticare la patologia già nei primi stadi! Poiché i sintomi clinici sono aspecifici, potendo essere correlati anche ad altre cause, per la diagnosi è fondamentale effettuare esami del sangue e delle urine.

Un trattamento ottimale prevede controlli ripetuti ad intervalli regolari per identificare le possibili complicazioni che possono insorgere, come ad esempio anemia, livelli bassi di potassio, livelli elevati di fosforo, infezioni urinarie, ipertensione. A tutti i pazienti a partire dai 7-8 anni di età consigliamo perciò di effettuare un check up, perché prima si interviene, più possibilità terapeutiche ci sono per salvaguardare la salute dei reni dei nostri amici a quattro zampe!

Dott.ssa Bacco Serena

Dott. Silvestri Antoni